La prima volta che uscii dal porto di Marsiglia, qualche anno fa, non notai nulla, era una giornata primaverile piovigginosa ed ero stanco al ritorno da un’escursione di una giornata ad Avignone.
L’ho notato la prima volta durante la prima crociera di gruppo di Crocieristi, un faro, piuttosto alto su uno scoglio ad una certa distanza dal porto di Marsiglia.
Troppo lontano per poterlo fotografare con la piccola automatica che avevo con me…e, come tutti i ricordi, se non stimolati finiscono in un cassetto della mente.
La sesta ( o forse settima volta ) avevo con me una macchina adeguata con un potente zoom , un bel controluce un tramonto spettacolare e finalmente scatto alcune immagini dal ponte di Neo Classica.
Dalla prima volta che ci sono passato davanti è trascorso più di un decennio e i telefoni sono diventati qualcosa di più complesso
internet mi permette di capire che quello scoglio e quel faro hanno una storia molto lunga cominciata al tempo delle crociate.
E’ il faro dell’isola di Planier, più che un’isola è uno scoglio a 13 chilometri dall’uscita del porto di Marsiglia.
Il primo faro fu costruito nel primo quarto del XIV secolo da Roberto D’Angiò. Una costruzione di 12 metri su cui venivano fatti bruciare carbone e legna.
Nel 1774 fu realizzato un vero faro, una torre genovese con un’altezza di circa 20 metri con 14 lampade ad olio poste di fronte a specchi di bronzo argentato.
L’argentatura, il bronzo e l’ossidazione dovuta alla salsedine hanno reso la vita dura al sistema ottico.
Successivamente, nel 1825, il faro venne ulteriormente innalzato fino ad un’altezza di 36 metri ma con una novità inventata da Augustin Fresnel nel 1819.
Fresnel inventò una lente particolare realizzata ponendo invece che una lente unica una serie di lenti concentriche poste a scalare, molto più leggere e di miglior qualità ottica.
E questo tipo di lente fu realizzata da Fresnel per l’illuminazione del faro di Marsiglia, completato dopo la sua morte.
50 anni dopo il faro fu innalzato a 58 metri ed elettrificato.
Il risultato, lenti di Fresnel più la potenza della luce elettrica fu eccezionale.
Durante la seconda guerra mondiale, un ufficiale tedesco chiese di visitare il faro. Non era solo un’ufficiale, era un ingegnere che si rese subito conto dell’eccezionalità del sistema d’illuminazione del faro e consigliò le autorità di metterlo in salvo
.
Così fu fatto e l’ottica venne nascosta nella località di Luberon.
-Ottica del faro di Planier (Photo credits: lemonde.fr)-
Il faro venne distrutto nel 1945.
Nel 1959 venne ultimato il faro come oggi lo vediamo e l’ottica di Fresnel riprese il suo posto.
Di Fresnel avevo sentito parlare tanto tempo fa al liceo….ne risentii parlare anche quando acquistando la mia prima macchina fotografica mi dissero che la messa a fuoco era con la “lente di Fresnel”
Passando in crociera 40 anni dopo ho finalmente scoperto qualcosa in più su Augustin Fresnel e la sua invenzione.
LC