Crocieristi all’Italian Cruise Day 2013
Si è svolta a Livorno lo scorso 25 ottobre la terza edizione dell’Italian Cruise Day, evento organizzato da Risposte Turismo in collaborazione con la Camera di Commercio ed alcuni importanti sponsor. L’intensa giornata, alla quale Crocieristi ha partecipato per mezzo di un proprio delegato, ha attraversato aspetti attuali del mercato crocieristico tenendo in considerazione anzitutto l’andamento attuale e le previsioni per il 2014. A fianco alla pubblicazione dei dati e alle riflessioni sul merito, alcuni interessanti interventi tecnici e approfondimenti sulle strutture portuali e le possibili condizioni di miglioramento dei servizi ai passeggeri nei terminal italiani.
In apertura è stata illustrata un’analisi di ampio respiro riferita all’ultimo decennio. Si è evidenziata una crescita complessiva del mercato delle crociere assai significativa. Dal 2003 al 2012 sono state varate 113 nuove navi (230-240.000 posti letto). Il Mediterraneo come destinazione delle crociere è cresciuto molto, sottraendo una fetta del mercato ai Caraibi e all’America Settentrionale.
Avvicinandosi ai nostri giorni, l’attenzione si è concentrata sull’andamento del mercato 2012-2013 ed alcune proiezioni sul prossimo anno, sulla base di dati raccolti da Risposte Turismo e pubblicati nel sua rassegna annuale Italian Cruise Watch. Il Presidente, Francesco Di Cesare, ha sinteticamente illustrato l’inflessione registrata nel 2013, sottolineando come comunque si tratti di un mercato in espansione ma in termini senza dubbio ridotti rispetto alla parabola seguita sino al 2011. Il 2012 ha registrato 11 milioni di crocieristi in movimento nei porti italiani. Il 5,5% in meno rispetto al 2011. A fine 2013 si stima siano transitati 11,4 milioni di passeggeri dai terminal italiani, quindi si sarà avuto un incremento di imbarchi e sbarchi nonché di toccate nave (+5,5%). Le previsioni per il 2014 segnano un nuovo ridimensionamento del mercato con inflessioni che raggiungerebbero il -6,9% di passeggeri in movimento ed il -8,8% di toccate nave.
A seguire, i risultati di queste elaborazioni sono stati discussi in un dibattito moderato dal Presidente di Risposte Turismo al quale hanno partecipato Domenico Pellegrino (Direttore Generale Msc Crociere), Gianni Rotondo (Direttore Generale Italia, Royal Caribbean Cruise Line), Norbert Stiekema (Executive Vice President Sales & Marketing Costa Crociere), Roberto Piccini (Presidente Porto di Livorno 2000) e Roberto Perocchio (Venezia Terminal Passeggeri). Se tutti hanno concordato che la leggera inflessione non provochi preoccupazioni e che sia fenomeno normale da contrastare con un miglioramento dei servizi e delle offerte, ciascuno ha proposto un propria chiave di lettura per il fenomeno. Per Pellegrino le responsabilità sono da ricercarsi in un calo dell’offerta. Auspica pertanto un incremento degli investimenti per il miglioramento dei servizi e per una maggiore competitività. Per quanto riguarda le strutture portuali, il Direttore Generale di Msc Crociere sostiene che non si possa investire in più località contemporaneamente ma che si debba altresì concentrare gli sforzi su alcuni porti per creare delle eccellenze. Stiekema ha espresso poi la convinzione di Costa Crociere che la concorrenza fra compagnie non si debba svolgere sui prezzi, pena una generale riduzione dei servizi e della qualità, nonché un allontanamento delle flotte dall’area mediterranea, ma piuttosto sulla differenziazione. In questa direzione, sostiene ancora Stiekema, Costa avrebbe quindi sviluppato la Neocollection, una serie di servizi e di navi in grado di differenziare l’offerta anche all’interno della compagnia medesima. In chiusura del proprio intervento, il responsabile di Sales & Market di Costa ha ribadito che la compagnia è italiana ed intende mantenere la propria italianità, senza, ha sottolineato, cedere la bandiera. Rotondo di RCCL ha assicurato che, pur conservando la compagnia un pubblico prevalentemente statunitense, tiene molto a restare fermamente in Europa e soprattutto nel Mediterraneo. Venezia e Civitavecchia rimangono i due homeport principali. Quanto ai risultati del 2013, Royal ha registrato una inflessione del numero dei passeggeri in imbarco in Italia ma un incremento di fatturato, a testimonianza, si sostiene, della qualità dei servizi a bordo delle proprie navi. Da parte loro, i responsabili dei terminal portuali di Venezia e Livorno hanno messo in luce le strutture messe a disposizione dei crocieristi ed i loro progetti per un costante miglioramento dei servizi.
Alla presentazione dei risultati statistici prodotti da Risposte Turismo si è poi affiancato un intervento del Segretario Generale della Cruise Line International Organization, che ha avanzato alcune ipotesi per far crescere il mercato italiano in un momento di crisi economica. Isabelle Ryckbost, Segretario Generale della European Sea Ports Organization è infine intervenuta nella sessione mattutina per illustrare le novità del settore crocieristico per le autorità portuali in Italia e in Europa.
Nelle sessioni parallele pomeridiane si sono affrontati i temi della governance dei terminal crocieristici e della potenzialità della rete nella promozione e la distribuzione del prodotto crociera. Nella sessione plenaria di chiusura si è infine dibattuto sulle potenzialità dei territori interessati dalle toccate nave e le relative possibilità di sviluppo.
Nel complesso la giornata ha portato stimoli di riflessione molto interessanti per l’incremento del mercato crocieristico italiano e per lo sviluppo dei servizi ad esso collegati. Un affresco molto preciso, inoltre, dell’andamento delle crociere fra il 2011 ed il 2014.
GABRIELE BASSI