Si è conclusa con successo, presso il Magazzino 42 della Stazione Marittima di Trieste, l’8° edizione dell’Italian Cruise Day, il forum di riferimento per il comparto crocieristico.
Organizzato da Risposte Turismo in partnership con Trieste Terminal Passeggeri l’IDC è andata affermandosi negli anni quale piattaforma nazionale dedicata completamente all’indagine e alla ricerca sullo sviluppo e sulle prospettive dell’industria e del turismo crocieristici in Italia.
E come ha avuto modo di puntualizzare il Presidente di Risposte Turismo, Francesco di Cesare, l’Italian Cruise Day non nasce come vetrina per presentare prodotti e programmi, ma come occasione per evidenziare le priorità da seguire, per affrontare e risolvere eventuali criticità, sensibilizzando, chi di dovere, sulla rilevanza e sulle ricadute di questo comparto.
E non solo. Il forum ha rappresentato anche quest’anno, per gli oltre 200 partecipanti provenienti da tutta Italia uno spazio d’incontro, confronto e formazione sulle più importanti tematiche riguardanti il presente e il futuro della crocieristica nel nostro Paese, nonché un’occasione di business networking.
Tra i messaggi importanti emersi durante la giornata di lavori, la necessità di migliorare le infrastrutture a supporto della crocieristica, non solo a livello portuale, ma anche in termini di accessibilità e di intermodalità, come ad esempio il collegamento di trasporti fra il porto e la città ed il porto e l’aeroporto.
Concetto molto ben evidenziato dall’intervento di Piefrancesco Vago – Member of the executive committee Clia Europe ed Executive Chairman di MSC Cruises, il quale ha dichiarato: “Per far crescere il turismo in maniera strutturata e rilanciare l’economia, l’Italia deve puntare sul settore crocieristico, investire nel campo delle infrastrutture, non solo portuali, e sostenere la cantieristica. L’industria crocieristica rappresenta per il nostro Paese un’opportunità formidabile, al pari della cantieristica, un settore nel quale abbiamo un primato globale che va difeso e rafforzato”.
Pensiero ampliato da Massimo Brancaleoni – Senior Vice President World Wide Sales Costa Crociere, il quale ha affermato come l’industria crocieristica si appresti a vivere anni di avvincenti sfide e ambiziosi traguardi. “L’Italia – ha proseguito – sta al centro dell’ecosistema crocieristico europeo. Località e porti italiani rappresentano un’opportunità per qualificare in modo rilevante l’esperienza degli ospiti. Auspichiamo una sempre più stretta collaborazione tra autorità nazionali, locali, porti e compagnie di crociere per incrementare ulteriormente il contributo sociale ed economico della nostra industria a favore dell’intero Paese”.
La posizione strategica e geografica del nostro paese è stata decantata anche da
Silvio Ciprietti – Head of Sales Italy del Gruppo Royal Caribbean (RCL) il quale ha asserito:
“L’Italia è al centro della strategia europea di Royal Caribbean, dove intendiamo continuare a investire confermando il nostro impegno sui porti di Roma e Venezia. Abbiamo, inoltre, rivisto completamente la nostra struttura sul territorio e oggi ci presentiamo con una nuova organizzazione, per essere in linea con le aspettative dei clienti e dei nostri business partner, a partire dalle agenzie di viaggi. Il profilo del crocierista si sta evolvendo verso una maggiore segmentazione e noi rispondiamo con un’offerta diversificata e sempre nel segno di un servizio eccellente”.
Vediamo ora, nel dettaglio, alcuni risultati rilevanti dell’ Italian Cruise Watch, il rapporto di ricerca presentato oggi da Francesco di Cesare.
Dopo la stabilità registrata tra il 2015 e il 2016, il traffico crocieristico in Italia ha subito un calo che ha portato il 2017 ad archiviarsi come l’anno con il peggior risultato dal 2011, scendendo al di sotto della soglia degli 11 milioni di crocieristi movimentati nei porti italiani. Il risultato ha mantenuto comunque l’Italia ampiamente leader del traffico crocieristico mediterraneo ed europeo.
Il numero di porti italiani interessati dal traffico crocieristico, inoltre, è rimasto molto elevato.
La tabella qui di seguito, mostra nel dettaglio, il traffico (passeggeri movimentati e toccate navi) di ciascun porto italiano e le rispettive quote di mercato sul totale nazionale nel 2017.
Come si evince, sono stati 31 i porti crocieristi che hanno movimentato almeno 10.000 passeggeri.
Il porto di Civitavecchia ha confermato la sua leadership sia in termini di passeggeri movimentati sia di toccate nave, con valori rispettivamente pari a 2.2 milioni e 728.
Sebbene si è registrato un calo diffuso nei principali porti italiani, le posizioni della classifica sono rimaste pressoché invariate.
Dopo Civitavecchia, Venezia, Napoli, Genova e Savona arrivano Livorno con 698.780 passeggeri e 341 toccate navi e, distanziate di poco, Palermo e La Spezia.
In controtendenza con il calo sperimentato dai porti italiani, nella stagione analizzata, Cagliari e Brindisi sono spiccate per una crescita importante.
Le previsioni
E il 2018? Abbiamo assistito ad record storico di passeggeri movimentati (11,85 milioni, +6,8% sulle stime già positive di chiusura 2018) negli scali crocieristici italiani.
Entrando nel merito dei singoli porti, Civitavecchia sarà sempre più leader della crocieristica nazionale con 2,56 milioni di passeggeri movimentati (+4,5% sulle stime di chiusura 2018): un passeggero su cinque, tra tutti quelli movimentati nei porti nazionali nel 2019, sarà passato nel porto laziale, che crescerà in particolare quanto ad imbarchi e sbarchi affermando il proprio doppio ruolo di home port e porto di transito.
Alle sue spalle si conferma Venezia con 1,49 milioni di passeggeri movimentati (+1,4% sulle stime di chiusura 2018), una previsione che potrà però differire dal consuntivo in ragione delle modalità di applicazione dell’algoritmo di regolazione del traffico incluso nella nuova ordinanza della Capitaneria di Porto, i cui effetti sono ancora da comprendere nella loro interezza.
Al terzo posto si posizionerà Genova che, qualora le previsioni fossero confermate (+32%), potrebbe raggiungere il proprio record assoluto di crocieristi movimentati, grazie soprattutto al forte incremento della presenza di MSC Crociere (grazie all’arrivo delle nuove unità MSC Bellissima e MSC Grandiosa), cui si aggiunge il ritorno di Costa Crociere con Costa Fortuna.
Ai piedi del podio Napoli, in virtù di 1,23 milioni di passeggeri movimentati attesi (+12,6%), in crescita come home port, e Savona, dove sono in corso importanti lavori di miglioramento delle infrastrutture, al quinto posto con 885 mila passeggeri movimentati attesi (-1,3%).
Altri punti rilevanti trattati ed emersi dall’ Italian Cruise Watch sono stati gli investimenti previsti sui terminal crocieristici (gli scali nazionali, infatti, hanno in programma circa 200 milioni di euro da investire nel triennio 2019-2021, di cui il 74% di questi saranno dedicati alle infrastrutture), la sostenibilità ambientale, e le leve utilizzate dagli agenti di viaggio per incentivare la clientela alla scelta del prodotto crociera.
Dall’analisi complessiva, illustrata durante questa 8° edizione dell’Italian Cruise Day (edizione alla quale noi di Crocieristi.it, abbiamo avuto l’onore di presenziare), emerge un quadro del tutto roseo per il futuro del comparto crocieristico e di riflesso per l’economia del nostro paese. In virtù di ciò, vi invitiamo a seguirci anche all’edizione del prossimo anno, con nuovi contenuti , obiettivi e progetti da analizzare insieme.
Arrivederci all’edizione di Cagliari 2019!